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Il Blog di Sicily Driver

Salina, tre comuni... un'unica meraviglia!

2018-02-01 13:42

Sonia Andaloro

Turismo, cibo, Salina, isola, meraviglie, mare, Pollara, Leni, Malfa,

Salina, isola tanto amata da Troisi, ricca di storia e meraviglie.

Salina una delle isoledell’arcipelago eoliano. La seconda più grande per estensione e perpopolazione dopo Lipari. Salina è un’isola particolare...ha ben trecomuni, quello di Santa Marina, il più "famoso"diciamo, quello di Malfa e Leni. Inizialmente però l’isolanon si chiamava Salina, ma Didyme dal greco antico gemelle, per i duevulcani dell’isola. Cosa vi voglio farvedere di Salina?! Salina èstata per me una grande sorpresa. Se la avessi vissuta da sempliceturista probabilmente non l’avrei capita, come invece ho fatto graziealla famiglia Bartolone che mi ha ospitato nella sua splendida casaisolana di Leni. Partiamo infatti dal porto in cui sono arrivata,Rinella. Piccolissimoporticciolo, che presenta l’unica spiaggetta di sabbiadell’isola. A ridosso dellaspiaggia tutta in altezza si erge un piccolo borgo dipescatori, molto carino ecaratteristico. Salendo salendo si trova la chiesetta diSan Gaetano, con la suapiazzetta, affacciata sul porticciolo. Nei giorni passati a Salina,ho capito una cosa...qualsiasi spiaggia, porticciolo, scoglio o altroche affacci al mare è perfetto e bellissimo per fare il bagno. Nonesiste una spiaggia che non valga la pena di provare...iole ho fatte praticamente tutte, grazie alle mie guide isolane Tindarae Nicola. Visto che siamo a Rinella partiamo da qui, una dellespiagge che più mi è rimasta nel cuore di questa zone è quella diPrà Venezia. Unpiccolo golfetto, fatto di rocce tondeggianti, che affacciadirettamente sull’Etna. Mare cristallino, silenzio tombale,gente...pochissima, sarà la strada che bisogna fare per arrivarci,altrimenti non si spiega. Una cosa importantissima, mi sonodimenticata di dirvi, nella vostra valigia per andare a Salina nonpossono mancare delle comode scarpette in gomma. Essendoci unasola spiaggia di sabbia, quelladi Rinella, tutte le altre ovviamente sono da spaccarsi i piedi.Quindi, scarpette in gomma, vacanza felice assicurata! Spostiamocinella zona di Santa Marina,il porto diciamo più utilizzato dai turisti. Il centro praticamenteè molto piccolo, con una classica ma particolare stradina fatta dinegozietti e vicoletti, molto suggestivi. OgniComune una chiesa, se a Rinella avevamo quella di San Gaetano, aSanta Marina abbiamo quella della si Maria SantissimaAddolorata, facilissima datrovare perché si trova proprio sopra la via principale di SantaMarina. Le zone di mare di questa zona si trovano a fianco al porto,dove non troviamo più spiaggia ma un piccolo molo, costruito a pelodell’acqua con apposite scalette, da piscina, proprio per potersalire e scendere tranquillamente in questa striscia di mare cheveramente sembra essere una piscina naturale. Se però io volessifarmi un bagnetto e mangiare un ottimo pane cunzato,io vi consiglierei di andare a Lingua.Una vera e propria lingua di terra che oltre al mare ha un lago.E bene si...un laghetto salato.Da qui infatti ha preso il nome di Salina, proprio per la presenza diquesta salina naturale, ormai non più utilizzata da tempo, ma che èsempre di grande effetto visivo! Una scena quasi inusuale, il mare daun lato, il faro nelmezzo, e un lago...qui è realtà. Non vi consiglio un tuffo nellaghetto, ma di questo penso proprio che ve ne accorgerete una voltali. La spiaggia è alsolito fatta di pietre di media e piccola grandezza. Un po’ scomodoper prendere il sole ma una volta in acqua, chi se ne frega dellapietra piantata nella schiena. A Linguaio ho potuto assaporare un pane cunzatoveramente ottimo, li non si può sbagliare, potrete scegliere tra duelocali, buoni entrambi. Spostiamocinel Comune di Malfa.Malfa, insieme aSanta Marina sono lezone diciamo più turistiche dell’isola, anche per la grande presenzadi strutture alberghiere. Malfa ha un centro molto più rialzato dallivello del mare. Si affaccia sulle isole di Panarea eStromboli. Comune nuovo, chiesanuova, quella di Sant’Anna,che racchiude in essa numerosi dipinti e scultura. La chiesa affacciasu un’ampia piazza decorata con al centro una rosa dei venti, simboloche allude al legame con le altre isole e i venti che lepadroneggiano. Di Malfa non si può non vedere la zona di Pollara,divenuta famosa grazie al film Il Postino. Ma lasciando stare questoparticolare, Pollara porta con se un fascino allucinante. Questafrazione sorge sui resti dell’antico cratere parzialmentesprofondato. La chiesa di Pollara è quella dedicata aSant’Onofrio edificata nel 1853e che ancora presenta il pavimento originario. Un posto magico, dovepoter ammirare il tramonto, su Alicudi e Filicudi. Pensate che vicinoalla piazza hanno attrezzato un piccolo spazio, chiamato Oasi, dovepoter fare l’aperitivo al tramonto, circondati da bellissimi quadri,riviste e dove ogni tardo pomeriggio viene proiettato il film IlPostino. E’ come se questa zona voglia ringraziare così, ciò chel’ha resa famosa, attraverso la figura non tanto del Postino maproprio di Massimo Troisi. Tante infatti sono le sue rappresentazioniun po’ in tutta l’isola. Ma il gioiello di questa zona in realtà nonha bisogno di nient’altro se non di se stesso. La spiaggiadi Pollara è una sorta di baiachiamata "Bailate"chiusa dal Perciato,una parte della scogliera, presenta dei magazzini scavatidirettamente nella roccia e chiusi da cancellate in ferro. Venivanoutilizzate dai pescatori, e forse qualcuna ancora viene utilizzataancora per conservare materiale da pesca. Sembra quasi unpiccolissimo paesino, vederlo fa un effetto allucinante. Perarrivarci solita strada, scalinata a gogo. Sembra che per raggiungerei posti più belli alla fine bisogna pagare con il sudore lospettacolo che hai goduto fino a quel momento. Qui più che spiaggia,è un grande blocco di scogli, dove le scarpette in gomma, sono lasalvezza per qualche spiacevole inconveniente. Fare il bagno li èstata una cosa assurda, da che cammini su un lungo scoglio a pelodell’acqua, a che ti ritrovi uno strapiombo sottomarino favoloso, conuna visibilità pazzesca. Zona perfetta per immersioni esnorkeling. Curiosità: sietenella spiaggetta di Pollara e vi siete dimenticati l’acqua inmacchina?? l’ombrellone o altro, li un chioschetto in cima alla"rupe" ha montato un cestello. Ordini ciò che vuoi e te loscendono comodamente in spiaggia tramite un cesto che viene sceso conuna cordicella...quando tutta questa grande tecnologia non serve!Sembra una pubblicità, ma non posso non lodare un’idea così genialecome questa, che ti risparmia una faticaccia immane!!!! Dopoil mare c’è sempre la montagna, tanti sono gli appassionati ditrekking che decidono di fare una bella passeggiata sui due monti. IlMonte Fossa delle felci e  il Monte Porri. Solitamenteil più visitato è il Monte Fossa. Più che una scalata si puòtranquillamente parlare di una lunga passeggiata in mezzo al bosco.Diversi sono i sentieri che si possono intraprendere per laraggiungere la vetta. Il più breve, e più battuto, è quello nellafrazione di Val di Chiesa.Durante la salita troviamo un vero e proprio fitto bosco, fatto daalberi di castagno, querce, pini e tanto altro. Il nome MonteFossa delle felici non è datoa caso, infatti poco prima di arrivare in cima alla vetta, il craterediventa una vera e propria distesa verde di felci che piano pianoriuscirete ad attraversare! Monte Porri inveceè la vetta meno battuta, anche più spoglia a livello di vegetazionee un po’ più difficoltosa da intraprendere visto la pendenza del suo"sentiero".Tipicità di Salina.Unluogo dove le tradizioni rimangono nel tempo! Si sa che l’isola diSalina è famosa per i suoi capperi e per la sua malvasia. Ma devoessere sincera qui è la gente che cura tutto ciò che fa ladifferenza. Che nelle case appende ancora ai tetti i dolcissimipomodorini a "scocca". Che nelle strade trovi al sole ipomodori da fare essiccare al sole. La tradizionale raccolta delcappero, che ho scoperto essercene di due tipi, con le spine esenza. Senza contare i diversi tipi di cappero! Per me un capperoera...un cappero. Adesso invece no! Esiste il cappero fino, quellomedio il capperone e il cucuncio, lo stadio finale del fruttodella pianta del cappero. Il più pregiato è il più piccolo ditutti, pagato praticamente a peso d’oro. Ma nell’isola questoprezioso frutto non viene utilizzato solo come contorno nelleinsalate, viene proprio fatta l’insalata di capperone. Ilcapperone mi spiegava la Signora Angela è lo stadio prima del fiore.Li dissalano per 2 giorni in acqua dolce e poi li condiscono con unpo’ di patate, olio,cipolla e aceto. Questo è uno dei modi, ma tantesono le ricette in cui vengono utilizzati. Oltre a questi ottimigioielli l’isola è famosa anche per il suo "oro"...la Malvasia.Per le strade di Salina, infatti, è possibile notare alcune distesedi questa particolare uva. La Malvasia solitamente siaccompagna con almeno una decina di piparelle, biscotti tipicisiciliani, ottimi da inzuppare in questo vino, un po’ liquoroso,oserei dire. Questi sono i prodotti tipici del luogo, ma a fare dacornice ovviamente a tutto ciò c’è il pesce, la loro dieta si basaprincipalmente su questo, fatto in tutte le maniere possibili edimmaginabili. Famose le polpette di totano della signoraAngela con cui ho avuto il piacere di parlare di tutte le tipicitàdell’isola. La verità è che se vi dovessi consigliare un posto doveandare a mangiare a Salina, l’unico posto in cui vi consiglierei enelle case di queste splendide persone, non perché nei locali non simangi bene, ma perché se si vuole assaporare la vera isola bisognastare con i veri isolani. E come la Malvasia, non troverete lamalvasia più buona nei market della zona, la troverete nellecampagne della zona, nelle case di questa brava gente, che hannoDonne e Uomini che con le proprie mani riescono a lavorare la terracon rispetto e gratitudine di quello che gli da, esattamente comefanno Vincenzo ed Angela, due splendide persone di Leni, che grazie aloro e alla loro splendida famiglia, mi hanno dato modo di capireveramente Salina. Tradizioni isolane. Sipuò dire che le feste più sentite nell’isola sono quelle di tiporeligioso, con le tipiche processioni delle varie chiese isolane,quella a cui ho assistito io è quella di San Gaetano. Unaprocessione molto carina, che si svolge anche in mare. Fanno fare alSanto il giro della baia di Rinella con una barca e poi lo riportanonella sua chiesa di appartenenza. Oltre agli eventi religiosisull’isola organizzano diverse sagre, come quella a Lingua deidolci, l’ultima domenica di Dicembre. La sagra del panecunzato con l’olio di Leni, l’ultima domenica di Novembre.

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