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Il Blog di Sicily Driver

Milazzo...cittadella di mare e storia!

2017-08-29 20:47

Sonia Andaloro

Turismo, sicily driver, Milazzo, Castello, Sicilia, Borghi, piatti tipici, Garibaldi, Mylae,

Milazzo...cittadella di mare e storia!

Milazzo, la porta delle Eolie. Ricca di storia e paesaggi naturali mozzafiato. Famosa per il suo mare cristallino e per il suo Castello, il più grande della Sic

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Unsaluto a tutti gli appassionati di macchine e turismo, che spessol’uno completa l’altro, con gite fuori porta in compagnia del propriomezzo quotidiano. In questa sezione parleremo di Milazzo un’anticacittadina ricca di storia, e posti incantevoli.Milazzo prendeil nome dal fiume Mela, che fino alla seconda metà del Cinquecentosfociava nel porto. Adesso ritorna solo quando piove! Di dominazioni, come in tutta la Sicilia, ne ha avute molte a partire da quella Greca,Musulmana, Bizantina e Spagnola. A "visitare", se così si puòdire, abbiamo avuto anche Giuseppe Garibaldi! A luiinfatti è stato dedicato un lungo tratto di costa nel secondo golfoa est da cui è bagnata,la così detta MarinaGaribaldi. Luogo di incontro svago e ottimo posto per relaxe passeggiate in tranquillità. E se magari si è in compagnia di unaDonna, basta girarsi e trovare un’intera via fatta di puro shopping, la via Giacomo Medici.

Macosa andare a visitare?Lungola Marina si possono incontrare monumenti come quello dedicatoall’eroe di guerra milazzese, Luigi Rizzo. Poi la cosìdetta Statua della libertà, fatta in onore di Garibaldi,come ringraziamento per aver liberato la cittadina dalla dominazioneBorbonica. Proseguendo troviamo il seicentesco palazzo deimarchesi D’Amico, adornato da decorazioni in pietra, e che oggiconserva al suo interno cimeli risorgimentali, come il letto diGaribaldi e qualche suo scritto. Ma non fa solo da casa alla storia,è infatti anche biblioteca comunale e sede di convegni edesposizioni di varia natura. La Marina Garibaldi termina con l’arrivonel borgo dei pescatori, la così detta Vaccarella.E se siete amanti del pesce, qui ogni mattina la stradella si animadi pescatori che vendono il proprio pescato, un vero eproprio spettacolo che racchiude ancora la vecchie tradizioni dipesca di una volta, con le caratteristiche imbarcazioni colorate chesiamo abituati a vedere nelle cartoline delle vacanze. Un borgo di pescatori che racchiude anche un piccola spiaggetta chiamata Croce di Mare. Ma continuiamo il nostro tour su questa strada e saliamo nella parte alta di Milazzo, dovetroviamo il bellissimo e panoramico Capo Milazzo, dove unalunga passeggiata porta alla piccola ma caratteristica chiesetta diSant’Antonio. Scavata all’interno di una grotta, si affaccia su una bellaterrazza, rivolta verso il mare, ovvero sul secondo golfetto. E bene si perchéla cittadella è posta tra due golfi, quello a est che abbiamo giàvisto e questo ad ovest che piano piano andremo a scoprire. CapoMilazzo però non finisce qui! Proseguendo verso il faro,prendendo una tipica stradella alla siciliana, ricca di piante difico d’india e ulivo, è possibile arrivare in un posto magico.La piscina di Venere! Davanti a noi una scalinata, e unpanorama da mozzare il fiato, dove nelle giornate migliori èpossibile ammirare gran parte delle isole Eolie. Ma è scalino doposcalino che troviamo una meraviglia della natura, fatta di rocce edove la regina incontrastata è la piscina naturale al suo interno.Un posto ricco di fascino, dove si incontrano mare aperto, e questasorta di insenatura, perfetta per fare un bel bagno e anche qualchescatto fotografico, dove non hai bisogno di particolare tecnica perfare una bella foto, perché già il luogo di per sé fa tutto dasolo, tu devi solo mirare e premere il tasto. Ma arrivato ilmomento di risalire...e li ti voglio, molto bello a scendere ma perrisalire, armatevi di fiato e buona volontà se volete arrivare acasa per cena! Ne sarà valsa comunque la pena! Risaliamo per ilCapo, e scendiamo. Ci ritroveremo davanti una delle costruzioni piùbelle e antiche di Milazzo, il suo fiore all’occhiello osereidire...la più grande cittadella Fortificata esistente inSicilia...il Castello di Milazzo. A livellostrutturale presenta diversi stili architettonici, dipesi negli annidalle diverse dominazioni che la città ha visto ospitare. Uno deitanti particolari della struttura è il disegno stilizzato inpietra lavica, posizionato in uno spigolo delle mura medievali. Esu questo simbolo ci sono diverse interpretazioni. C’è chi diceessere l’occhio del falco Horo, un simbolo egiziano che rappresental’inespugnabilità del castello. Ma la tesi più gettonata è quella,della rappresentazione di uno scarabeo. Lo spigolo dov’èposizionato non è messo a caso, infatti il sole punta i suoi occhiproprio nel giorno dell’equinozio di primavera, un modo questo pergli abitanti di allora che potevano sapere l’evolversi dellestagioni. Insomma, chi passa da Milazzo, il Castello e i suoimisteri, come anche le sue storie fatte di miti e leggende, non puòproprio perderseli! Sotto il castello, proprio davanti all’ingressoprincipale, si apre una grande scalinata circondata da numerosilocalini, che nel fine settimana danno vita alla movida milazzese,una buona occasione per tutti coloro che vogliono assaporare un buoncocktail, o mangiare qualcosa di tipico, all’interno del Borgo Antico! Dal Borgo, dirigiamoci nella affollatissima Baia del Tono,chiamata così proprio perché li erano presenti le tonnare,trasformate adesso in ottimi locali dove porte assaporare la cucina del posto. La spiaggia delTono si può dire essere una tra le più affollate anche setutta la costa di ponente vanta di una bellezza particolare. Nontroverete sabbia ma splendidi ciottoli in prevalenza bianchi, e seinvece siete amanti dei tuffi, nella parte finale della spiaggiatroverete la puntitta, un semplicissimo scoglio dovegrandi e ragazzini amano da sempre tuffarsi. Le acque del maremamertino sono cristalline, niente da invidiare ai Caraibi insomma.Ottimo posto per prendere il sole, farsi un bel bagno e magari stareli fino al tramonto, quando il sole con la sua luce, colora come inuna tela, tutto il cielo, e le Isole all’orizzonte di un bellissimoarancione, o rosso, dipende dalle condizioni climatiche. Unospettacolo naturale che ogni giorno i milazzesi sono fortunati apoter rivivere. Macosa si può mangiare in questa zona? Quali sono i piatti tipici?Ebene, la cucina della cittadina possiamo dire che riprende moltoquella del messinese, dove ovviamente non si può non iniziare conuna succulenta granita e la caratteristica briochecon il tuppo, quest’ultima si può anche riutilizzare amerenda mettendo al suo interno  il gelato!! IMPERDIBILE.  Il pesceè di casa, fatto in tutti i modi possibili ed immaginabili comele *braciole di tonno o di pesce spada!Attenzione amici del Nord, la braciola non è quella che solitamentesiete abituati a vedere, cioè la fetta di carne, o in questo caso dipesce. Le braciole derivano da una ricetta messinese, che prevedel’involtino, ripieno di mollica condita, con sale, parmigiano, e c’èchi mette anche pomodoro, capperi(se di pesce), e chi più ne ha piùne metta, sempre buone sono. E che siano di carne o di pesce NONpotete farvele sfuggire! Ma passiamo all’ingrediente Regina deipiatti non solo milazzesi ma Siciliani, la Melanzana o MULINCIANA indialetto. Lasciamo da parte al famossisima Parmigiana eavventuriamoci invece, nello splendido mondo delle *MULINCIANEDDICHINI, melanzanine ripiene. Una volta che ne mangi una creanoimmediata dipendenza, e anche qui ci sono diversi modi di mangiarle,al sugo, dove ci si può fare anche la pasta, o in agrodolce con unaprofumata mentuccia che rinfresca il palato. Ma di ripieno qui c’èproprio tutto, anche i totani a Milazzo si riempiono. Unabella *spaghettata con il sugo del totano,e il pezzetto di *totano ripieno come secondo, ti da la giusta carica per scendere esalire la scalinata della piscina di Venere. Provare per credere! Ese magari vogliamo qualcosa alla mari e monti, andiamo di *pastacon melanzane e pesce spada, un connubio di saporieccezionali, e anche qui le versioni sono molte. Come quella cheaggiunge mandorle tostate e menta! BOOONA! Ma c’è anche la *pasta al nero di seppia che è anche molto buona. E poi danon perdere la *caponata di melanzane ripresa erielaborata dalla mamma della *caponata palermitana! Insomma Pesce emelanzane qui a Milazzo ve lo fanno in 500 mila modi diversi. Lamelanzana potete trovarla anche nell’ARANCINO*, e non diteARANCINA perché nel messinese questa prelibatezza fattaprevalentemente di riso, è maschio! E lo potrete assaporare in tuttii gusti possibili ed immaginabili, classico al ragù, al burro,prosciutto e formaggio, alla norma(melanzane, pomodoro e ricottasalata) e la lista sarebbe troppo lunga per continuare. La tradizioneculinaria milazzese riprende tante ricette di ogni parte dellaSicilia, anche se non sono di sua appartenenza come il *pescestocco a ghiotta, che è messinese, si può assaporare ancheun ottimo cannolo alla ricotta, che però è di origineTrapanese, insomma, qui morti di fame di certo non si resta. Qualisono le tradizioni più sentite in questa zona?Lapiù sentita in assoluto, è quella di San Francesco di Paola.Tradizione ormai secolare, che si rinnova negli anni sempre la primadomenica di Maggio. Nonostante non sia patrono della cittadina, ilmilazzese è molto devoto a questa ricorrenza. La chiesa di SanFrancesco si trova nella salita del Borgo. Il santo viene portato inspalla da pomeriggio fino al suo rientro in chiesa la sera. Uno deimomenti più belli e salienti della processione è quella dellasalita della scalinata del Borgo in corsa, che finisce facendoentrare e uscire il santo nell’ingresso principale del Castello. Unagrande festa per San Francesco di Paola patrono principale inPerpetuo della Sicilia. Viene fatto salire anche sulla nave e fattoballare. Ma la cosa che bella di questa festa è proprio la devozionedelle persone a questo Santo, che rimane intatto nel tempo, giovani emeno giovani ogni anno danno letteralmente la loro spalla per portarela sua statua, che leggerina proprio non è. Il martedì successivoalla festa di San Francesco di Paola segue la processione della SantaReliquia della Berrettella, il copricapo del Santo. E’ moltoparticolare come tradizione. La reliquia viene portata inpellegrinaggio direttamente su di un’imbarcazione che solca le acquedel golfo di Milazzo, costeggiando la Marina Garibaldi. Tutt’intorno,barche, pescherecci e imbarcazioni militari, assistono allabenedizione delle acque. Passiamo alla festa del suopatrono, Santo Stefano! La prima domenica diSettembre da il via ai tre giorni di festeggiamenti, con musicaspettacoli, e artisti di fama internazionale, rallegrano Milazzo,insieme a una miriade di bancarelle che affollano tutta lapasseggiata della Marina Garibaldi. Unpo’ lunghetta come descrizione ma Milazzo è questa, e non solo, impossibiledescriverla in poche righe! Spero che questa guida possa esserviutile, per passare al meglio la vostra vacanza o la vostra piccolagita fuori porta!
IMPORTANTE: Quando all’interno dell’articolo trovate *, cliccate nella zona Enogastronomia e troverete la ricetta. 

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