Nonostante ormai fuori produzione, una decina d’anni fa, c’era un Cuore Sportivo che batteva ancora forte. Si tratta di quello della 147 GTA, preso in prestito dalla 156 GTA partorita un anno prima (nel 2001), che rappresenta l’ultimo grido dell’Alfa che fu: un’ evoluzione del cosiddetto V6 "busso", portato da 3 a 3.2 litri di cilindrata e sino a 250 cavalli di potenza. Un V6 3.2 cc , c’è stato negli anni successivi su 159, Brera e Spider. Ma badate a non far confusione, perché quest’ultimo era un 6 cilindri di origine Holden (marchio australiano) e nonostante avesse lo stesso frazionamento, stessa cilindrata e persino 10 cv in più del vero V6 Alfa, era quanto di più diverso potesse esistere per carattere e resa dinamica: lento a prendere giri, poco graffiante agli alti regimi e dalla voce "stanca". Al contrario del propulsore che spingeva la 147, molto ben riuscita esteticamente ed ancora di più nella variante top di gamma GTA.Ruote da 17 pollici, paraurti e passaruota muscolosi, doppio scarico dal quale fuoriusciva musica vera. I 250 cavalli, abbinati ai 14 quintali effettivi di peso della GTA, producevano prestazioni molto interessanti: oltre 240 effettivi di velocità e uno scatto breve bruciante, appena 6,1 secondi. In pista però la vettura pagava un po’ troppo sottosterzo in ingresso curva, ma a questo si poteva ovviare con una guida aggressiva, grazie al retrotreno sensibile al tirorilascio del gas per innescare quel pizzico di sovrasterzo utile agli inserimenti. Ma su strada, la 147 GTA, era estremamente godibile. Sia per il motore, ma anche per uno sterzo da kart per quant’era diretto e per un assetto ben riuscito. Anche il cambio meccanico a 6 rapporti contribuiva al piacere di guida anche se con qualche impuntamento a freddo con una escursione un po’ troppo lungha.Uno dei punti deboli di questa Alfasono i consumi, piuttosto elevati: in città si coprono poco più di 6 km/ litro e in autostrada circa 8. E se il piede è pesante, i 4/5 sono una dura realtà.L’auto della nostra prova ha subìto qualche accorgimento tecnico ,visibile e non ,per ottenere un’ ulteriore rigidità e tenuta di strada con una riduzione del sottosterzo. Cio che entusiasma maggiormente sono il desing muscoloso, il sound graffiante del motore con le sue arterie cromate e lo stile degli interni con poggiatesta integrati, quasi a voler sembrare un’ auto da corsa. Il tutto si riduce a sole tre lettere... GTA